COME
RISOLVERE IL PROBLEMA
DEL CANCRO
RIDUCENDONE I COSTI:
finanziare
solo progetti di ricerca che presentano reali potenzialità di ridurre
la mortalità.
Al fine di raggiungere il più presto possibile la massima riduzione
della mortalità da cancro al minimo costo per ogni vita salvata,
rispetto ai costi attuali, ed, allo stesso tempo, per tenere aperta la
porta al progresso che si può ottenere attraverso la ricerca
fondamentale a lungo termine (ricerca di base), e’ necessario che
ciascun ricercatore che sottopone un progetto di ricerca sul cancro (e
ciascun DECISION MAKER che pianifica un servizio relativo al cancro),
fornisca una stima della percentuale di riduzione della mortalità
prematura da cancro e di riduzione dei costi per ogni vita salvata.
1.
1. Dimensione del Problema (vedi
documento completo cliccando qui)
Il cancro uccide
prematuramente (in età inferiore ai 75 anni) oltre 6 milioni di persone
ogni anno: una ogni 5 secondi!
Nei 38 paesi
piu' industrializzati considerati ad "Alto
Sviluppo Umanitario " (VHHD), che contano una popolazione
complessiva di 989 milioni, il costo totale del cancro e' di circa 500
miliardi di euro all'anno, cioè 500 euro pro-capite
annualmente.
Secondo l'Organizzazione
Mondiale della Sanita' (WHO), l'incidenza del cancro nel
mondo e’ destinata ad aumentare del 50% fino a raggiungere i 15
milioni di persone nel 2020, come si evince dai vari rapporti mondiali
sul cancro stilati da tale organizzazione.
2. Magri risultati in 50 anni (vedi
documento completo cliccando qui)
I costi diretti, riferiti
alle spese per le terapie del cancro relative al 2008 negli USA, che corrispondono a 62
miliardi di euro, sono circa 100
volte superiori rispetto a quelli di 50 anni fa (nel
1963 ammontavano ad appena 0,78 miliardi di euro), mentre il costo dei generi
alimentari di prima necessità è aumentato solo
da 3 a 4 volte nello stesso periodo (ad esempio
negli USA, dal 1960 ad oggi, la pancetta e’ passata da $0,79/lb a
$2,99/lb; le uova da $0,55 a $1,29 la dz.; le banane da $0,10/lb a
$0,39/lb, l’hamburger da $0,20 a $0,99; ecc.).
Durante
gli ultimi 50 anni la mortalità da cancro ha registrato una magra
riduzione, appena
del 5%, mentre per le malattie cardiovascolari è stata del 64%
a fronte di investimenti decisamente inferiori.
La direzione della ricerca sul cancro deve essere
cambiata. Lo dimostra il fatto che la
riduzione della mortalità da cancro nei paesi industrializzati non
è pressoché diversa da quella dei paesi meno sviluppati che
non hanno a loro carico un costo di 500
miliardi di euro all’anno.
3. Necessità di un
cambiamento (vedi
documento completo cliccando qui)
Il fatto che i dati della mortalità da cancro da
50 anni siano sempre i medesimi (con solamente
il 5% di riduzione) e che i vari “RAPPORTI
MONDIALI SUL CANCRO” stilati dall’Organizzazione Mondiale della
Sanita’ (WHO) risultino sostanzialmente invariati, con inviti
allarmi-stici e generici ad agire, dipingendo cifre sempre peggiori in
merito all’incidenza e alla mortalita’ da cancro, costituiscono le
prove che e’ necessario un cambiamento nel modo di affrontare il
problema della riduzione sostanziale della mortalita’ prematura da
cancro.
La chiave di questo cambiamento puo’ essere
riassunta in due punti essenziali.
1.
Necessita’ di puntare all’obiettivo finale che consiste nel misurare la
riduzione della mortalita’ da cancro rivendicata da ogni progetto, in
quanto LA MORTALITA’ DA CANCRO e’ considerata (ad es. da ricercatori
e da gruppi quali l’American Cancer Society, il National Cancer
Institute, ecc. Vedi
articolo sul New York Times del 24 aprile 2009) “LA MISURA PIU’
PURA” per determinare l’avanzamento nella lotta contro questa
malattia rispetto alla misura di altri parametri, come ad esempio il
numero di persone affette da cancro, ma ancora in vita. Quindi e’
logico aspettarsi che ciascun ricercatore e/o progetto di ricerca sul
cancro miri all’obiettivo della riduzione della mortalita’ da cancro
fornendo una stima quantitativa di tale riduzione, ovviamente supportata
da argomentazioni scientifiche, indichi un piano della procedura per
misurare i risultati e infine fornisca i suoi risultati sperimentali.
2.
Necessita’ di realizzare il DIALOGO, riguardante la tecnologia, la fisica,
la medicina, ecc., richiesto dal Direttore Generale del CERN, Rolf Heuer
durante il suo discorso di apertura al workshop della FISICA PER LA
SANITA’ tenuto al CERN, Ginevra dal 2 al 4 febbraio 2010, tra i
ricercatori, tra coloro che pianificano e curano i servizi sanitari, i
medici, gli epidemiologi, i farmacologi, i biologi, i genetisti delle
ditte farmaceutiche e dei centri di ricerca, i dirigenti governativi
della Sanita’, coloro che organizzano la raccolta fondi, gli attivisti
e i pazienti che tutti insieme mirano ad una soluzione atta a diminuire
la mortalita’ prematura da cancro e a diminuire i costi per ogni vita
salvata (Vedere la videoregistrazione
del discorso di apertura del Direttore Generale del CERN che
richiede di implementare IL DIALOGO).
“La
tabella comparativa dei progetti di ricerca sul cancro" (vedi Figura 1), implementa quanto descritto
sopra ai punti 1. e 2. ed e’ percio’ lo strumento che, se
“realizzato con coerenza”, potra’ portare ad una riduzione
sostanziale della mortalita’ prematura da cancro e ad una riduzione dei
costi per ogni vita salvata (vedi tabella in italiano a www.crosettofoundation.org/table.php?lang=it
).
Per non penalizzare la ricerca di base a lungo
termine (per esempio quella che conduce esperimenti sui topi o piccoli
animali), le proposte di ricerca o di interventi promossi dai DECISION
MAKER incaricati di pianificare servizi relativi al cancro, dovrebbero
essere separate in due elenchi (o categorie, come risulta dalla seconda
colonna “CAT” della tabella) che dovrebbero far riferimento a due
budget indipendenti: uno per la ricerca fondamentale o ricerca di base (e
per interventi a lunga scadenza) ed un altro per applicazioni che
forniscono risultati a breve termine.
Al momento la
tabella raccoglie, da fonti ufficiali, oltre 124.000 progetti di ricerca
sul cancro (e non sono sicuramente la totalita’) che dal 1986 hanno
comportato un investimento di circa 37 miliardi di dollari. Allo stesso
tempo, tale tabella fornisce potenti strumenti di ordinamento e ricerca
che permettono di selezionare facilmente: a) i progetti che forniscono la
stima piu' alta (supportata da argomentazioni scientifiche) nella
riduzione della mortalita' (cliccando “stima vite salvate” in quinta
colonna), b) i progetti attivi che hanno ricevuto cospicui fondi senza
fornire una stima dei risultati, c) i progetti conclusi senza che abbiano
fornito risultati nella riduzione della mortalita’ da cancro (entrambi,
b) e c), raggiungibili cliccando sul terzo testo nella quarta colonna), d)
nonche’ chi investe in tali progetti e a chi ritornano i benefici –o
profitti- dell’investimento (cliccando rispettivamente sulla terzultima
e penultima colonna), ecc.
Inoltre nella tabella, lo strumento di ricerca per “parola chiave” (per esempio; cancro
al polmone, cancro alle ovaie, PET, ecc.), permette
a chi e’ stato toccato da questa malattia e desidera sapere se ci sono
soluzioni per salvare la PROPRIA vita di identificare rapidamente i
progetti attivi di ricerca all’avanguardia in un campo specifico,
nonche’ quanto e’ stato fatto in passato. Cliccando sul testo nella prima
colonna si pUo’ accedere ai dettagli del progetto e ai links ad
ulteriori dettagli. Nel caso qualcuno sia a conoscenza di un progetto
basato su solide argomentazioni scientifiche oppure di un progetto che
dimostri di fornire risultati riproducibili con una statistica affidabile
che, utilizzando lo strumento di ricerca, non compare nella tabella, si
prega di segnalarlo a info@crosettofoundation.com,
affinche’ possa essere aggiunto.
Dalla consultazione di questa tabella balzeranno
immediatamente agli occhi le soluzioni migliori, in grado di ridurre
effettivamente la mortalita’ da cancro, ma sorprendentemente
si scoprira’ che tali soluzioni non sono state finanziate. Il che
indubbiamente e’ un’incongruenza che deve essere affrontata e risolta.
Figura 1. Tabella comparativa dei progetti di
ricerca sul cancro (www.crosettofoundation.org/table.php?lang=it)
La Tabella
e’ solo uno strumento. Affinche’ funzioni e si traduca in realta’,
superando l’incongruenza evidenziata, occorre la collaborazione di
diverse parti. Una, molto importante, e’ quella dei giornalisti e dei
media. Un’altra e’ quella dei Direttori dei centri di ricerca, dei
Presidenti di conferenze internazionali nel settore, dei “decision
makers” nel settore della Sanita’ che dovrebbero garantire il DIALOGO
menzionato al punto 2.
a)
I giornalisti potrebbero svolgere un ruolo molto importante
nell’individuare e rimuovere gli ostacoli, intervistando i ricercatori
posizionati in testa alla “Tabella comparativa dei progetti di ricerca
sul cancro” ordinata secondo la “Stima percentuale di vite salvate”.
Per esempio, potrebbero intervistare chi rivendica la maggior riduzione
della mortalita’ da cancro con un progetto di pochi milioni di dollari
come risulta dalla cifra riportata nella colonna “Stima Costo del
Progetto” e chi invece in un anno ha ricevuto centinaia di milioni di
dollari provenienti dalle tasse dei cittadini, senza aver fornito una
stima della percentuale di vite salvate. Essi potrebbero organizzare
tavole rotonde aperte al pubblico e trasmesse via web e TV, invitando i
ricercatori in cima alla tabella (in merito alla stima delle vite salvate)
che hanno o non hanno ricevuto fondi. Tali ricercatori potrebbero cosi’
confrontarsi pubblicamente, ponendosi l’un l’altro delle domande in
modo che venga chiarito perche’ viene assegnato anni dopo anni denaro
pubblico a progetti che non portano risultati in riduzione della
mortalita’ da cancro. (Si tenga presente che nella scienza il giudice
e’ “l’esperimento” e non l’opinione di un luminare, percio’ le
controversie, a differenza di altri settori, sono risolte con un
esperimento). Tenendo conto che, in base ai dati sperimentali, la
riduzione totale della mortalita’ da cancro in 50 anni (come indicato
nella decima colonna) e’ stata solo del 5% (in gran parte dovuto
all’astensione dal fumo, al cambiamento dello stile di vita e non al
contributo della ricerca), i giornalisti potrebbero intervistare i capi
progetto di ricerca che hanno ricevuto piu’ fondi o che rivendicano le
stime maggiori di riduzione della mortalita’. Nel caso la somma delle
stime e/o risultati rivendicati da piu’ ricercatori risulti superiore al
5%, la verita’ scientifica dimostrera’ quali sono le rivendicazioni
infondate, oppure evidenziera’ le soluzioni meritorie che sono state
bloccate, mentre invece meritavano di essere testate secondo il piano di
misurazione sperimentale dei risultati riportato nella nona colonna.
b)
I Direttori di centri di ricerca, i Presidenti di Conferenze Internazionali
nel settore, i “decision makers” nel settore della sanita’,
dovrebbero organizzare incontri pubblici invitando i ricercatori in cima
alla tabella ordinata per “Stima percentuale di vite salvate”
(finanziati e non finanziati), a confrontarsi con esperti nel settore da
essi designati. Essi dovrebbero permettere a ciascun ricercatore o
proponente di una soluzione di porre domande agli altri ricercatori,
assicurandosi che nessuna domanda venga ignorata, ne’ che si forniscano
risposte evasive valutando se le risposte fornite sono basate su solide
argomentazioni scientifiche o meno. In conclusione essi dovrebbero
garantire che il DIALOGO richiesto dal Direttore Generale del CERN sia
IMPLEMENTATO CON COERENZA.
(Vedi la video
registrazione del discorso di apertura al Workshop sulla “Fisica per
la Sanita’ “ Da parte del Direttore Generale del CERN che richiede di
implementare il DIALOGO).
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